Analisi di un personaggio de “I Malavoglia” al mese - Padron ‘Ntoni

L’appellativo “Padron” sta ad indicare che possiede delle proprietà (la Casa del Nespolo, la Provvidenza) e che svolge un’attività autonoma propria (la pesca da proprietario degli strumenti edell’imbarcazione). Padron ‘Ntoni soleva dire: “Gli uomini sono fatti come le dita della mano: il dito grosso deve fare da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo”. Nella famiglia Malavoglia il dito grosso era proprio lui. Era il depositario degli antichi valori familiari, che con le nuove generazioni andavano scomparendo (al nipote ‘Ntoni la vita di Acitrezza stava stretta). Padron ‘Ntoni, poi, condensava quei valori nei proverbi che soleva ripetere : “ Senza pilota barca non cammina; per far da Papa bisogna saper far da sagrestano”, e ancora: “Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai; più ricco in terra chi meno desidera”.

I suoi valori esprimevano la morale di chi aveva compreso di come si poteva vivere (relativamente felici) senza facili illusioni e senza cedimenti dissolventi. Era pronto sempre a riconoscere che i guai fanno parte della vita e che temprano e fanno scoprire la forza interiore: “il buon pilota si conosce alla burrasca”. Però a un certo punto i “guai” dei Malavoglia sembrano dare torto ai suoi valori, tanto che anche lui cede per un attimo: “Adesso della casa non abbiamo più che farne, perché Mena non si può più maritare, e dei Malavoglia non ci è nessuno! Io ci sono ancora perché gli sfortunati hanno i giorni lunghi. Ma quando avrò chiuso gli occhi, Alessi piglierà la Nunziata e se ne andrà via dal paese”. Così ormai derelitto si sente un peso per la famiglia e si fa trasportare all’ospedale, lontano dal suo mondo, Acitrezza. Ma i valori di Padron ‘Ntoni sono stati trasmessi ad Alessi, il nipote più piccolo che insieme alla Nunziata riscattano la Casa del Nespolo e fanno ripartire il mondo dei Malavoglia fatto di cose semplice che danno una relativa felicità. Saputo questo a Padron ‘Ntoni tornano a luccicare gli occhi e Alessi e la Nunziata gli dicono  che vogliono riportarselo a Trezza. Morirà prima che questo avvenga.

Autore: Antonio Guarnera

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