CANONE DEPURAZIONE: IL CENTRO STUDI ACITREZZA RICORRE AL GARANTE DEL CONTRIBUENTE PER IL RIMBORSO DI 2000 UTENTI

Il Centro Studi Acitrezza ha presentato apposita istanza al Garante del Contribuente per la Sicilia per il rimborso dei contribuenti di Acitrezza del canone di depurazione di natura tributaria per mancanza del sistema di depurazione comunale. Nel caso di esito positivo sarebbero circa 2000 gli utenti che il Comune di Acicastello dovrebbe rimborsare. 

Nell’istanza, firmata da Giovanni Grasso e Antonio Guarnera presidente e vice presidente del CSA e da 17 contribuenti, l’associazione trezzota chiede l’attivazione delle procedure di autotutela per il rimborso e/o lo sgravio del canone di depurazione di natura tributaria per mancanza del depuratore comunale, dell’iva perché applicata su un tributo, delle spese postali perché non fatturabili, oltre all’annullamento delle “bollette” inviate ai contribuenti nell’ottobre 2004 e riferite ad annualità precedenti il 2000 (compreso) per la decadenza del potere impositivo dell’ente e per violazione dello statuto dei contribuenti. 

Il CSA ha già presentato una richiesta di rimborso al Comune di Acicastello tramite petizione popolare firmata da 1.300 cittadini, che dopo diversi incontri tra i rappresentanti dei firmatari e l’Amministrazione Comunale non è ancora giunta ad una risposta definitiva, in quanto si sta effettuando la valutazione dei diversi pareri richiesti.

Sia l’istanza al Garante, sia la petizione sono scaturite da un apposito studio realizzato dagli avvocati Salvo Cincotta e Totò Castrogiovanni simpatizzanti del CSA.

Intanto è pervenuta al Centro Studi Acitrezza una nota del Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana Antonino Amendolia con la quale si comunica che lo stesso ha presentato una interrogazione al Presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, per conoscere se la controversa legge Galli (che prevede la tariffa del servizio idrico integrato) poteva essere applicata in Sicilia prima del recepimento da parte della Regione, avvenuto solo nell’aprile del 1999. Una risposta negativa potrebbe spalancare le porte del rimborso per le annualità precedenti. 

Giovanni Grasso e Antonio Guarnera presidente e vice presidente del CSA durante l’incontro avvenuto con i contribuenti firmatari dell’istanza hanno precisato: “ Pur rimanendo aperto un tavolo di discussione con l’Amministrazione Comunale in merito alla petizione, non potevamo che adire il Garante del Contribuente per ottenere un chiarimento definitivo sulla vicenda e ottenere la tutela di coloro che sono costretti a pagare un servizio che di fatto non esiste.” 

©Grasso Giovanni e Antonio Guarnera 2000-2002

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